Le candele hanno una storia millenaria: l'uomo le utilizza da tempo immemore per illuminare locali bui, con scopi votivi o di offerta per le preghiere.
Oggigiorno le candele sono impiegate principalmente per creare atmosfera ed è per questo che vengono spesso accese quando si vuole iniziare a meditare: una luce presente ma soffusa, un aroma profumato ma non invadente, possono aiutare a rilassare la mente e facilitano la pratica meditativa.
Le nostre candele artigianali sono ispirate ciascuna ad uno dei sette chakra presenti nel corpo umano: ognuna di esse ha una profumazione attentamente studiata per richiamare le energie del chakra corrispondente e per favorire la meditazione, ma sono anche perfette per decorare e profumare la casa o il proprio ambiente di lavoro.
In questa guida ti presentiamo tutte le caratteristiche delle sette candele chakra per aiutarti a scegliere quelle che fanno per te.
Il processo di produzione
L’arte della creazione delle candele è molto antica: i primi ritrovati erano delle vere e proprie torce create con grasso animale in grado di bruciare a lungo, oppure con la cera d’api, un materiale utilizzato dalle api per la costruzione delle arnie, la riparazione degli alveoli e la protezione di altri elementi come propoli, miele, ecc.
Mentre la paraffina, un derivato del petrolio, è ad oggi il materiale più comune per la preparazione delle candele commerciali, non si può certo dire che sia un materiale ecologico e sano.
Per fortuna oggi abbiamo a disposizione altri tipi di cere da utilizzare per questi scopi, come la cera di soia, un tipo di cera ottenuto, appunto, dalla lavorazione dei fagioli di soia, completamente vegetale e senza quindi alcun tipo di residuo dovuto alla lavorazione chimica della paraffina.
Tutte colate a mano singolarmente, le nostre candele chakra sono composte al 100% proprio di cera di soia vegetale e uno stoppino in fibra di canapa naturale. Sono totalmente prive di paraffina: pertanto la loro combustione non rilascia gli elementi tossici tipici della combustione del petrolio.
La cera di soia, rispetto a quella di paraffina, brucia anche più lentamente, rendendo le candele più durevoli e permettendo alle fragranze di espandersi più uniformemente nell'ambiente.
Andiamo adesso a scoprire i chakra e le profumazioni di ciascuna candela.
Primo chakra: Radicamento
Il primo chakra è Mūlādhāra: si trova all’altezza del cavallo, tra le gambe, ed è il chakra della radice.
La funzione principale del primo chakra è la stabilità ed è il chakra associato alla terra e al colore rosso: la fragranza che abbiamo scelto per la base del corpo ha come note principali il sandalo e il pepe nero, con note secondarie di muschio, ambra e tè nero.
Il sandalo è da sempre una fragranza molto utilizzata nelle cerimonie religiose buddiste e induiste e il suo legno era quello più comunemente usato per la creazione dei bastoncini di incenso. Anche nella profumeria contemporanea, è una delle fragranze più utilizzate per la creazione di profumi, cosmetici e saponi.
Il pepe è tra le spezie più antiche conosciute dall’uomo: nato in India, era spesso utilizzato come moneta di scambio per la sua preziosità.
Il mix di queste due note principali, entrambe legnose, favorisce le energie del radicamento proprio come gli alberi da cui nascono: attaccamento alla terra quindi, ma anche stabilità e sicurezza.
La decorazione in cima è legno di sandalo rosso che richiama l’essenza principale e ne aumenta la profumazione anche da spenta.
Secondo chakra: Armonia
Salendo, troviamo Svadhisthana, il chakra sacrale o del plesso sacrale.
Posto sotto l’ombelico, all’altezza dell’osso sacro, questo chakra regola le emozioni e le energie emotive: è infatti il chakra dell’arte e della creatività, ma è anche associato alla gioia, al piacere e all’appagamento. È associato all’acqua e il suo colore è l’arancione.
La fragranza che abbiamo scelto per Svadhisthana è un particolare mix di cannella, arancia e mirtilli rossi ed ha quindi una profumazione molto dolce e sensuale, essendo il chakra direttamente collegato anche al piacere sessuale, mentre in seconda battuta troviamo note più delicate di gelsomino, giglio e cedro.
La cannella è una pianta millenaria molto utilizzata in occidente e in medio-oriente, ha ottime proprietà digestive e afrodisiache e recenti studi stanno riscontrando anche degli effetti benefici nei pazienti affetti da Alzheimer e altre patologie neurodegenerative.
Le note di arancia contribuiscono a bilanciare la dolcezza della fragranza dando una delicatissima nota acidula che poi viene chiusa dai mirtilli rossi. Da notare come tutte e tre questi elementi siano ampiamente utilizzati non solo nelle profumazioni ma anche nella cucina.
La miscela di queste profumazioni crea un’aroma dolce ma non stucchevole, ideale per sollecitare le energie artistiche e corporee e facilitare l’apertura delle emozioni sopite.
La decorazione in cima è pura corteccia di cannella regina.
Terzo chakra: Energia
Proprio al centro del tronco è posto Manipura, il chakra del plesso solare.
Si trova esattamente in corrispondenza del cardio, la bocca dello stomaco, e regola tutti gli aspetti relativi all’Ego come autostima e auto accettazione. Viene associato al fuoco e il suo colore è il giallo.
Per un chakra così energico, serviva una fragranza altrettanto energica: le note principali sono quindi zenzero e citronella, per poi seguire con limone e lime (per richiamare la citronella), vaniglia, patchouli e noce moscata.
La citronella utilizzata in questa fragranza non ha nulla a che vedere con i comuni lumini che si utilizzano per allontanare le zanzare: sebbene la pianta della citronella abbia la proprietà di allontanare alcuni tipi di insetti, la qualità della fragranza e il suo mix con lime, limone e zenzero la rendono fresca, gradevole ed energizzante.
Lo zenzero è una pianta nata in estremo oriente, con numerose proprietà benefiche, ormai molto nota e la sua radice è spesso utilizzata in cucina.
Nel tempo, la radice, dove la concentrazione di essenze è maggiore, è stata utilizzata in moltissimi modi per via delle sue molte proprietà: è un potente rimineralizzante, un antisettico e un tonico, quindi è perfetto come profumazione principale del terzo chakra. La citronella ha proprietà molto simili in quanto tonico e antisettico e il suo odore agrumato è particolarmente gradevole.
Il risultato finale è un profumointenso ma molto piacevole, tonificante e depurativo, l’ideale per riprendere energia e dialogare con sé stessi.
La decorazione in cima è composta da radice di zenzero essiccata.
Quarto chakra: Relax
Vicino al cuore, si trova Anahata, il chakra del cuore.
La sua posizione è molto vicino al cuore e si trova a metà tra due degli apparati fondamentali del corpo umano: quello circolatorio e quello respiratorio. Esso regola emozioni come la gentilezza, la calma, il perdono e la fiducia. È rappresentato con l’elemento dell’aria e il colore verde.
Viene considerato il chakra della calma e della gentilezza, di conseguenza anche la fragranza scelta per la sua candela è gentile ma persistente: una combinazione di gelsomino, patchouli e mughetto.
Tutte queste profumazioni sono molto utilizzate nella cosmetica, nei saponi e nei profumi, ma anche le sue proprietà sono molto importanti: il gelsomino è tra le piante più utilizzate per le sue proprietà calmanti e distensive, il patchouli (soprattutto in olio) è un altro calmante e lenitivo mentre il mughetto è un leggero cardiotonico.
La sinergia di queste piante, tramite l’aromaterapia, è una miscela di calma e stimolo del cuore al tempo stesso che permette non solo di rilassarsi durante la meditazione ma anche facilitando il ritmo cardiaco.
La decorazione in superficie è fatta con foglie di patchouli.
Quinto chakra: Espressione
Proprio al centro della gola, uno dei punti vitali più importanti, si trova Vishuddha, il chakra, appunto, della gola.
Posto più o meno all’altezza della terza vertebra cervicale, questo chakra regola buona parte dell’apparato respiratorio e quindi tutti i meccanismi che lo circondano (gola, respirazione, orecchie, corde vocali, naso e anche la tiroide).
È anche il chakra dell’ascolto e della comunicazione. Il suo elemento è l’etere e il colore associato è l’azzurro.
La fragranza scelta per questo chakra è per forza balsamica, in quanto ha l’importante funzione di favorire la respirazione, parte fondamentale della comunicazione, e favorire l’ascolto. Il suo profumo a base di menta piperita ed eucalipto è molto penetrante.
La menta era, nella mitologia greca, nota come “l’erba dell’ospitalità” grazie al suo profumo intenso utilizzato per profumare le case: le sue proprietà infatti sono fortemente balsamiche ed era utilizzata sia per la respirazione che per alcune affezioni della bocca nell’antica Grecia ma anche dai romani.
Anche l’eucalipto ha proprietà molto simili a quelle della menta, sebbene la profumazione sia più intensa e la forma della pianta completamente diversa, così come la sua origine australe.
Combinando i poteri balsamici di due pianti dalle proprietà simili ma dalla provenienza e aspetto completamente opposti, si ottiene la miscela perfetta per la comunicazione.
La decorazione è stata appunto fatta con foglie di eucalipto.
Sesto chakra: Tranquillità
Posto al centro della fronte si trova Ajna, il chakra del terzo occhio, simbolo induista che rappresenta l’intuito, la tranquillità e la lungimiranza.
Proprio tra le sopracciglia, leggermente rialzato, si troverebbe un terzo occhio come quello del dio Shiva e che gli induisti rappresenta col Bindi, il tipico punto rosso che viene utilizzato come, appunto, terzo occhio per vedere tutto ciò che non si può cogliere con la normale vista.
Proprio per questa sua natura “intuitiva”, il sesto chakra governa gli occhi, l’ipofisi, il sistema nervoso centrale e il sistema ormonale. Il suo elemento è la luce e il suo colore il viola.
Per quanto possa sembrare semplicistico, la fragranza migliore che si potesse utilizzare per questo chakra è il puro olio essenziale di lavanda: pianta molto radicata nella cultura mediterranea, in realtà cresce in diverse varietà in qualsiasi parte del mondo che abbia un clima simile.
I suoi usi sono estremamente vari, da quello più comune e antico della profumazione e del sapone, a quello più recente della cucina, conta numerose proprietà benefiche come antimicotico, antisettico, tonico e blando antiveleno.
Stimola la mente e l’apertura mentale, il suo profumo aiuta a far chiarezza nella mente e il suo colore porta quiete tra i pensieri.
La decorazione non poteva che essere fatta con fiori di lavanda.
Settimo chakra: Spiritualità
Proprio al centro della testa, all’altezza della radice dei capelli, si trova il settimo ed ultimo chakra, Sahasrara, il chakra della corona.
Quest’ultimo chakra è il più alto ed etereo dei punti di energia del corpo, governa la corteccia cerebrale e regola le forme di pensiero come la conoscenza e la trascendenza.
È collegato anche ai sentimenti più puri ed innocenti come altruismo e umiltà e viene collegato alla crescita personale e spirituale di ogni individuo. Il suo elemento è il metallo e il suo colore il bianco.
Gli elementi che compongono la fragranza che abbiamo assegnato a questo particolare chakra sono elementi che spesso si ritrovano in luoghi spirituali: incenso e mirra.
In molte religioni infatti queste due resine sono utilizzate per profumare e aromatizzare i locali delle cerimonie; l’incenso riduce l’ansia e lo stress favorendo la concentrazione, mentre la mirra ha proprietà espettoranti e analgesiche.
La sensazione che si ha accendendo questa candela con questa particolare profumazione è quella di entrare in un luogo mistico, poiché il suo profumo aiuta a favorire l’apertura mentale e la trascendenza.
In superficie, è decorata con i cristalli di incenso e mirra che si ricavano dalla resina delle piante per poi solidificarsi.
Suggerimenti per l'uso delle candele chakra
- Posiziona la candela a una distanza sicura da materiali infiammabili e assicurati che sia su una superficie stabile.
- Prima di accendere la candela, prenditi un momento per riflettere sull'intento della tua pratica meditativa. Che si tratti di cercare equilibrio, guarigione o illuminazione, avere un'intenzione chiara può aumentare l'efficacia della tua sessione.
- Quando accendi la candela, immagina che la sua luce rappresenti la trasformazione e l'energia positiva che desideri portare nella tua vita.
- Permetti ai tuoi occhi di riposare dolcemente sulla fiamma della candela. Usa la fiamma come punto di focalizzazione per calmare la mente e allontanare i pensieri distrattivi.
- Respira profondamente e lentamente, concentrandoti sull'aroma della candela e su come questo influenzi il tuo stato d'animo e le tue sensazioni.
- Non lasciare mai una candela accesa incustodita. Assicurati di spegnerla se devi lasciare la stanza o quando hai terminato la meditazione.
- Per preservare la durata della candela, evita di soffiarci sopra direttamente. Usa invece uno spegnicandela o soffia delicatamente per non danneggiare lo stoppino.
- Le candele chakra possono essere utilizzate non solo per la meditazione ma anche come parte di una routine quotidiana di benessere. Considera di accenderne una mentre fai yoga, leggi un libro, o semplicemente per rilassarti dopo una giornata stressante.
- Non limitarti a una sola candela o chakra. Sperimenta con diverse candele per esplora come ciascuna può influenzare diversamente il tuo umore e il tuo benessere spirituale.
Conclusione
La meditazione è ormai riconosciuta come un mezzo validissimo per ridurre lo stress e calmare corpo e mente. È altrettanto importante però che venga eseguita in un ambiente assolutamente congeniale a chi la pratica e, per creare la giusta atmosfera, la profumazione diventa un aspetto non trascurabile.
Utilizzare la candela giusta può senza dubbio rendere il percorso più piacevole e semplice, trasformando l’esperienza meditativa in un momento di pace e serenità.
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